11 December 2006

Marco Tullio Cicerone

  • Ama come se più tardi dovessi odiare.
  • Se vuoi la pace, prepara la guerra
  • È meglio ricevere che fare ingiustizia.
  • La fame è il condimento del cibo.
  • Ciascuna parte della vita ha un suo proprio carattere, sì che la debolezza dei fanciulli, la baldanza dei giovani, la serietà dell'età virile e la maturità della vecchiezza portano un loro frutto naturale che va colto a suo tempo. (da De Senectute)
  • Come non tutti i vini, così non tutti i caratteri inacidiscono invecchiando. (da De Senectute)
  • È necessario scegliere dopo aver giudicato e non giudicare dopo aver scelto. (da De Amicitia)
  • I secondi pensieri, di solito, sono i più saggi.
  • Il sonno è immagine della morte. (dalle Tusculanae Disputationes)
  • La fortuna non solo è cieca lei stessa, ma per lo più rende ciechi anche coloro che abbraccia.
  • La leggerezza è propria dell'età che sorge, la saggezza dell'età che tramonta. (da De senectute)
  • La vecchiaia è il compimento della vita, l'ultimo atto della commedia. (da De senectute)
  • L'accondiscendenza partorisce amici, la verità odio.
  • L'avarizia in età avanzata è insensata: cosa c'è di più assurdo che accumulare provviste per il viaggio quando siamo prossimi alla meta? (da De Senectute)
  • Mi odino pure, purché mi temano.
  • Nei dissensi civili, quando i buoni valgono più dei molti, i cittadini si devono pesare, non contare. (da De Republica)
  • Nessuno è tanto vecchio da non credere di poter vivere ancora un anno. (da De Senectute)
  • Niente asciuga più velocemente di una lacrima.
  • Non patisce mancanza chi non sente desiderio. (da De Senectute)
  • Non siamo nati soltanto per noi stessi.
  • Nulla che sia del tutto nuovo è perfetto. (da Brutus)
  • Nulla è difficile per chi ama.
  • Nulla di più turpe che anteporre un'affermazione alla conoscenza.
  • Ogni persona si lamenta, specialmente della sorte propria.
  • Siamo schiavi delle leggi per poter essere liberi.
  • Un amico, se lo è, è un secondo io.

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